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18. Monitoraggio SEO: Strategie, Checklists e Strumenti Automatici

Creato da Francesco Saba Ultimo aggiornamento Ven, 02/02/2024 - 19:20

Premessa

Il monitoraggio continuo delle performance SEO è di vitale importanza per mantenere e migliorare la visibilità del tuo sito sui motori di ricerca. In questo capitolo, esploreremo quanto e come dovresti effettuare i controlli, come e perchè creare una checklist collegata ad un calendario, e se dovresti affidarti a strumenti automatici e/o a personale dedicato. Discuteremo anche l'utilizzo di fogli di calcolo per gestire i dati.

Il monitoraggio è parte integrante della strategia SEO e permette di capire quando stiamo migliorando o perdendo posizioni, in favore di chi il motore di ricerca ci premia o penalizza, il comportamento stesso del motore di ricerca. Capirai presto che questo è un lavoro che deve essere affidato a persone competenti ma anche volenterose e appassionate. Si tratta di un lavoro per certi versi ripetitivo e dunque per alcuni tratti noioso, ma anche appassionante per chi ama il confronto e cerca di emergere quotidianamente.

Frequenza dei Controlli

Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare, citando John Belushi in “Animal house”. Rapportato agli SEO Specialist si potrebbe invece parafrasare così: quando il sito si fa grande i SEO Specialist impazziscono. E' matematicamente impossibile monitorare un sito con migliaia o milioni di pagine, per un piccolo imprenditore che deve pensare ad altro in azienda. Qui entra in gioco il SEO Specialist una figura sempre più importante per le aziende di marketing che gestiscono i siti web dei propri clienti e per le aziende che dispongono di siti di grandi dimensioni e che di norma gestiscono il web marketing internamente. Ciò che interessa maggiormente non è solo arrivare ai vertici, ma restare nelle prime posizioni il più a lungo possibile. Avrai notato che alcuni siti quando si effettua una ricerca difficilmente vengono scardinati dalla prima posizione. Bene questo è il motivo per cui quando viene abbassata la guardia quella posizione può essere scalzata con grandi perdite di traffico e spesso di conversioni. E' anche (non solo) per questo motivo che queste posizioni vengono alimentate da inserzioni sponsorizzate (SEM). Questo lavoro puntuale e ciclico può essere fatto a cadenza mensile se il sito è di piccole dimensioni (entro le 100 pagine di contenuti) quindicinale se il sito è compreso tra le 100 e le 1000 pagine, settimanale se le pagine che intendiamo monitorare sono superiori alle migliaia e a seconda dei casi anche giornaliere. Questo non significa dover monitorare tutti i giorni le stesse pagine, non avrebbe un gran senso (a meno di trattare la notizia del giorno), perchè in ogni caso i motori di ricerca prima di aggiornare la SERP impiegano diversi giorni a volte settimane. Abbiamo notato spesso che l'aggiornamento di una posizione può impiegare anche 15 giorni.

Quindi come procediamo? Non esiste ancora un metodo conclamato o una prassi comune, diciamo che ognuno ha un proprio metodo per gestire il monitoraggio, per cui in questa pagina andremo ad analizzare alcuni software comunemente utilizzati, un approccio manuale e un approccio misto.

Vediamo alcuni software che possiamo utilizzare in forma limitata ma comunque sempre gratuiti:

Google Search Console: oltre alle opzioni viste nei capitoli precedenti, offre informazioni sulle query di ricerca che portano al tuo sito e la posizione media del tuo sito per ciascuna query. È completamente gratuito, ma non da la possibilità di conoscere la posizione all'atto della rilevazione dei tuoi competitors. Utilizza lo strumento insights all'interno della Search Console per ottenere approfondimenti riguardo al rapporto tra motore di ricerca e visitatori al tuo sito. Analizza le metriche attraverso l'uso di Analytics per monitorare l'uso che i tuoi visitatori fanno del sito. Approfondiremo GA-4 nelle prossime pagine del tutorial.

SERPWatcher: strumento di Mangools che offre un piano gratuito con limitazioni. Creato appositamente per il monitoraggio del posizionamento e confrontarlo col potenziale di traffico organico del tuo sito web. 

SEMrush: fornisce una versione gratuita limitata che consente di monitorare alcune parole chiave e ottenere una panoramica generale delle posizioni.

Ubersuggest: creato da Neil Patel (uno tra i più auterevoli SEO Specialist al mondo), Ubersuggest offre funzionalità di monitoraggio delle posizioni gratuitamente, ma con alcune restrizioni.

Rank Tracker di SEO Powersuite: offre una versione gratuita limitata che consente di monitorare la posizione di alcune parole chiave.

L'utilizzo di software e automatismi dovrebbe comunque essere accompagnata da report e supervisionata attentamente. La modifica delle pagine ben posizionate dovrebbe essere fatta con cautela e relazionata con tanto di data (in tale giorno e ora) e di operazione/i eseguita/e (ho fatto questo).  E' sicuramente la parte più noiosa di questo lavoro ma è l'unica che ci permette di avere in mano le chiavi del nostro posizionamento. Non c'è cosa peggiore che finire in prima pagina e non saperne il motivo e la risposta è semplice: se e quando perderai posizioni non saprai perchè è avvenuto. Di questo problema sono state vittime tantissime pagine ben posizionate su Google quando è stato rilasciato l'algoritmo Penguin.

Analisi manuale

Una premessa riguardo all'argomento è necessaria. Se ritieni di avere delle modalità migliori di quelle descritte ti invitiamo a condividerle in questi documenti anche contattandoci in privato, ogni suggerimento di crescita è ben accetto.In un foglio di calcolo andiamo a incollare la nostra sitemap in modo da avere un link in ogni riga. Nelle colonne andremo a inserire le date di rilevamento in testata e nelle celle il posizionamento della pagina. Possiamo colorare le righe per dividerle a scaglioni in modo da sapere quando concludere ogni ciclo. Dalla tabella compilata possiamo creare i nostri grafici in modo da ottenere una dashboard riepilogativa ed intuitiva da stampare o esportare e sottoporre al nostro cliente o al supervisore. La ciclicità nel monitoraggio la decideremo in base al volume di pagine da analizzare tenendo presente che la lista andrà aggiornata di continuo.

Queste verifiche dovranno essere inserite in una checklist in modo da non saltare mai nessuna operazione e andremo a verificare: 

  • il posizionamento delle parole chiave principali.
  • l'andamento del traffico organico.
  • le metriche di Google Analytics.
  • le performance delle pagine più importanti.
  • le conversioni e l'esperienza utente.
  • la presenza di eventuali errori 404.
  • la struttura del sito e l'usabilità.
  • le tue strategie di backlink.
  • l'indicizzazione delle pagine.

L'utilizzo di strumenti automatici può semplificare il processo di monitoraggio, ma è essenziale bilanciare con il controllo umano. L'impiego di personale dedicato può fornire un'attenzione più approfondita e la capacità di risolvere problemi complessi. La combinazione di entrambi può essere la soluzione ottimale.

File Excel: Sì o No?

Utilizzare file Excel può essere utile per tenere traccia di dati, ma strumenti avanzati offrono funzionalità più sofisticate. Usa fogli di calcolo per annotare osservazioni e cambiamenti, ma per l'analisi approfondita, affidati a strumenti specifici.

Il monitoraggio SEO richiede un approccio bilanciato tra automazione e supervisione umana. Personalizza la checklist in base alle esigenze dei siti che segui e adatta la frequenza dei controlli in base alla complessità e all'attività del tuo dominio.

 

 

 

 

 

 

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